Aeroporto Internazionale del Salento

L'aeroporto nasce negli anni venti con la costruzione di una pista militare e viene intitolato ad Orazio Pierozzi, aviatore della prima guerra mondiale. Le strutture militari sono tuttora operative e mantengono lo stesso nome, ma con decreto interministeriale dell'11 settembre 2008, l'aeroporto ha assunto lo stato giuridico di aeroporto civile appartenente allo Stato, aperto al traffico militare.

È attualmente intitolato ad Antonio Papola, in memoria del comandante di aeromobile civile, deceduto il 13 febbraio 1938 per incidente di volo, e del suo stretto legame con la città.

È ufficialmente anche denominato "del Casale" (in riferimento tanto alla chiesa romanica sita vicinissima alla recinzione dell'area che al quartiere in cui è situato) e conosciuto inoltre come "Aeroporto del Salento".

È dotato di due piste, una in direzione NW-SE lunga 3.330 m, l'altra in direzione NE-SW lunga 1.950 m. Le loro caratteristiche sono tali da consentire l'atterraggio anche a grandi aerei da trasporto come l'Antonov An-124 Ruslan o il Boeing 747.


L'aeroporto di Brindisi

Il posizionamento dell'aeroporto all'interno dell'area mediterranea, insieme alla sua naturale potenzialità multimodale (il porto è a pochi chilometri di distanza), hanno reso la base di importanza strategica, sia per quanto concerne la Difesa nazionale che in un'ottica NATO. Al riguardo, è da ricordare che fino a pochi anni fa sull'aeroporto ha avuto sede il 32º Stormo dell'Aeronautica Militare e che fino al 2000 era attivo nella zona godendo, in passato, un ruolo strategico per il controllo dell'area dei paesi dell'Unione Sovietica con l'appoggio della vicina base Nato di San Vito dei Normanni(che dista 10 km dalla città) un importante centro di Telecomunicazioni dell'USAF, attualmente dismesso.

Per le stesse motivazioni strategiche, negli anni '90 l'aeroporto è stato scelto come principale base logistica mondiale dalle Nazioni Unite per il supporto alle operazioni di "peacekeeping" e "peace-enforcement" in tutto il globo che fino allora era ospitata presso l'Aeroporto di Pisa - San Giusto. Operativa a partire dal 1994 come Base logistica delle Nazioni Unite (UNLB), a partire dal 2010, è conosciuta, insieme alla Base ONU di supporto di Valencia (UNSBV), come Centro servizi globali delle Nazioni Unite (UNGSC).

Nel 2000 anche il deposito umanitario delle Nazioni Unite si è trasferito dall'aeroporto di Pisa a quello di Brindisi. Da allora è gestito dal World Foood Programme ed è conosciuto come Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD). Per conto di organizzazioni governative, altre agenzie ONU e di ONG, dalla base UNHRD di Brindisi partono gli aiuti umanitari verso le aree più remote e disastrate del pianeta.

L'aeroporto è stato recentemente rinnovato e ristrutturato. Così sono stati modernizzati i controlli ed il check-in, nonché l'area di attesa dei passeggeri e quella dei gate.

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