La leggenda pugliese della filatrice infingarda

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La ragazza era molto bella e il suo sogno più grande era diventare una principessa. Tuttavia, ella non amava assolutamente filare, una delle attività che le donne dell’epoca erano obbligate ad imparare. La madre della fanciulla trascorreva il tempo a rimproverarla, disperandosi per l’atteggiamento della figlia che proprio non aveva alcuna intenzione di imparare a filare.

Un bel giorno, durante un aspro litigio tra le due donne, passò di lì un principe che, affascinato dalla bellezza della ragazza, chiese alla madre perché stesse rimproverando così duramente la ragazza. A quel punto, la donna si vergognò di raccontare al principe che la giovane non avesse voglia di filare e gli mentì spudoratamente. Ella, infatti, confidò al ragazzo che la figlia passava tutto il giorno a filare e non si staccava mai da quel lavoro. Il principe, allora, colpito da quel racconto, propose di portare con sé la ragazza nel suo castello per sposarla se fosse riuscita a filare tutta la lana in suo possesso…

La leggenda della filatrice infingarda, l’incontro con le tre donne

La ragazza, dunque, fu condotta dal principe nel suo magnifico castello, dove ebbe l’incarico di filare per riuscire a sposarlo. La giovane, che non aveva idea di come si filasse, trascorse intere giornate a piangere e a disperarsi, giustificandosi con il principe. Al ragazzo, infatti, ella raccontò di essere molto triste e di sentire la mancanza di sua madre. Dopo averla consolata e rassicurata, il principe la sollecitò a sbrigarsi con il lavoro in modo tale da poter diventare la sua principessa.

Così, la giovane, desiderosa di convolare a nozze con il principe, cercò disperatamente una soluzione. Un giorno, ella si affacciò alla finestra e scorse tre donne che presentavano rispettivamente: un piede ingrossato, il labbro inferiore tumefatto, un dito bitorzoluto. Tutte e tre le chiesero come mai fosse così triste e disperata e lei raccontò la sua storia. A quel punto, le tre donne si offrirono di filare per lei purché la giovane le avesse invitate alle sue nozze con il principe.

Così, in pochissimi giorni, tutta la lana venne filata e fu fissata la data del matrimonio. La ragazza chiese al principe di poter invitare all’evento anche tre sue cugine e lui acconsentì. Tuttavia, quando il giovane vide i difetti fisici delle parenti, ne chiese il motivo e, appreso che fossero scaturiti dall’uso intensivo del filo, fu perentorio con la sua principessa e le impose di non usarlo più. Il principe, infatti, fu assalito dalla paura che anche la sua consorte potesse diventare come le sue cugine. Dunque, la ragazza realizzò il suo sogno di diventare principessa senza essere mai costretta a filare.

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Fonte Lecce.italiani.it